Senti, senti...
Cito da wikipwedia:
Il gatto del Cheshire, o Stregatto, è un personaggio inventato da Lewis Carroll ed apparso per la prima volta nel 1865 in Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Il gatto del Cheshire trae verosimilmente ispirazione da antichi racconti popolari nei quali si narra di felini invisibili nelle campagne inglesi.Probabilmente Carroll per la sua descrizione si basò su un intaglio in una chiesa nel villaggio del Croft-on-Tees, nel nord-est dell'Inghilterra, dove era stato rettore suo padre. Un'altra possibilità è che il gatto sia basato su un gargoyle situato su un pilastro nella chiesa di St. Nicolas a Cranleigh, dove Carroll frequentemente viaggiava quando viveva a Guildford. Altri lo attribuiscono ad un intaglio sulla facciata ovest della torre alla chiesa di San Wilfrid, nel villaggio di Grappenhall Warrington, nel Cheshire; la contea natale di Carroll. Altre fonti documentano che il gatto sorridente fosse il marchio che contraddistingueva i celebri formaggi prodotti nel Cheshire. Emblematica è la sua rappresentazione, che trae spunto dalle immagini di fine Ottocento di Arthur Rackham, che già lo raffigurava come un gatto allucinato e strano.
Il gatto del Cheshire trae verosimilmente ispirazione da antichi racconti popolari nei quali si narra di felini invisibili nelle campagne inglesi.Probabilmente Carroll per la sua descrizione si basò su un intaglio in una chiesa nel villaggio del Croft-on-Tees, nel nord-est dell'Inghilterra, dove era stato rettore suo padre. Un'altra possibilità è che il gatto sia basato su un gargoyle situato su un pilastro nella chiesa di St. Nicolas a Cranleigh, dove Carroll frequentemente viaggiava quando viveva a Guildford. Altri lo attribuiscono ad un intaglio sulla facciata ovest della torre alla chiesa di San Wilfrid, nel villaggio di Grappenhall Warrington, nel Cheshire; la contea natale di Carroll. Altre fonti documentano che il gatto sorridente fosse il marchio che contraddistingueva i celebri formaggi prodotti nel Cheshire. Emblematica è la sua rappresentazione, che trae spunto dalle immagini di fine Ottocento di Arthur Rackham, che già lo raffigurava come un gatto allucinato e strano.
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