IL LIBRO

IL LIBRO
Della Filosofia e dei Gatti - Sgarbi F. (Mursia)

VIDEO DELLA SETTIMANA

lunedì 23 febbraio 2009

LEA


Lei è LEA.
La segnalo perchè si tratta di una micia amorevole: con quegli occhioni, quel pelo morbido e quella dolcezza credo che potrebbe essere una compagna meravigliosa.
Ha 7-8 anni, è già abituata all'appartamento, alla lettiera e tutto il resto.
Non sappiamo cosa le sia successo esattamente: ora la su testina non si gira più completamente.
Anzichè sullo sfondo del gattile, provate ad immaginarla, pulita e in ordine, sul vostro divano, mentre ronfa e si struscia a voi...
Chi la volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI. L'adozione è GRATUITA

giovedì 19 febbraio 2009

ALLERGIA...UN UOVO E PASSA LA PAURA...


Tante volte ci hanno portato - o riportato - in gattile i mici a causa dell'allergia.

Mi hanno suggerito un rimedio ottimale... e naturale:

UOVA DI COTURNICE.

Già due persone mi hanno confermato il risultato positivo e definitivo di questo rimedio.

Io, non essendo allergica, non ho potuto verificare, ma quallora vi fosse qualcuna o qualcuno con questo problema...

mercoledì 18 febbraio 2009

LEOPOLDO

Se la rima, qui, per voi uso,
non lo fò per sopruso,
ma per seria situazione
che richiede soluzione.
A quattr'anni mi ritrovo
in un discutibil luogo.
Tutti qui tengon a dire
ch'io non posso più vedere.
Ebbene? Anche se gli occhi del sol più non luccicano
che vuol dire: d'amore brillano.
E, inoltre, si sa bene:
il gatto è col fiuto che si sposta, non col senso del vedere!
Son così buono, così affettuoso,
assai pulito e generoso.
Un fedel compagno d'allegria,
la tristezza porto via.
Che vi costa, orsù provare?
Venitemi almen incontrare!
Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI. L'adozione è GRATUITA

martedì 17 febbraio 2009

17 FEBBRAIO... BUONA FESTA DEL GATTO A TUTTI


p.s. giusto per chi non lo sapesse... il 17 febbraio è la Festa nazionale del Gatto.

IL GATTO E ALICE

Alice continuo`:"Vuoi dirmi, per piacere, da che parte devo andare adesso?".
"Dipende molto dal luogo dove vuoi andare" rispose il Gatto.
"Fa lo stesso per me, da una parte o dall'altra... - disse Alice -...purche` vada da qualche parte. - riprese Alice come per spiegarsi meglio.
"Ah beh, allora non fa differenza! - disse il Gatto - Non hai che da camminare."

L. Carroll - Alice nel paese delle meraviglie

lunedì 16 febbraio 2009

LA BUONA NOTIZIA: PIERINO E NICOL ADOTTATI


PIERINO e NICOL...
erano in gattile e li avevo inseriti, di recente, sul blog.
Ed eccoli che, finalmente e felicemente, sono stati adottati.
Un abbraccio e buona fortuna!

domenica 15 febbraio 2009

...Dopo pochi momenti, la porta fu aperta da una dama d'aspetto imponente, in abito di seta grigia e collana di perle. Gettando una rapida occhiata all'interno, i mici videro la scatola di cioccolatini sul davanzale. Non era ancora stata aperta.
"Buonasera, Signora Contessa" disse il gatto Thomas Kitten inchinandosi compitamente.
"Noi siamo gli investigatori anti-roditori dell'albergo. Nostro compito è effettuare sopralluoghi in tutte le camere onde accertarci che non vi siano topi o ratti, atti a turbare il sonno degli ospiti, la notte. Se non le è di eccessivo disturbo, potremmo dare una guardatina?"
R. Adams - I burogatti

IL GATTO PIERINO


Pier Pierino mi han chiamato:

sono un gatto fortunato.

Sono bello e sorridente,

amo stare con la gente.

Tanto dolce e affettuoso,

sono un gatto assai gattoso.

Bianco e rosso, occhi verde,

2 anni d'età...e intelligente.

Allor, dai che aspettate?

Sono in gattil: mi adottate?

Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI
L'adozione è GRATUITA

venerdì 13 febbraio 2009

LA FUNZIONE CURATIVA DEL GATTO

"Dalla metà degli anni '70, epoca in cui la loro abilità nel calmare le menti e nel confortare i corpi dei malati venne riconosciuta per la prima volta, i gatti hanno assunto un ruolo sempre più importante nelle varie terapie. Svolgono una funzione curativa negli ospedali, nelle scuole per handicappati, nelle case di riposo per anziani. Aiutano uomini, donne e bambini afflitti da diversi disturbi: malattie mentali, affezioni cardiache, danni cerebrali provocati da ictus o da lesioni accidentali. Fiancheggiano gli alcolizzati decisi a tenersi lontani dalla bottiglia e incoraggiano i tossicomani desiderosi di liberarsi dalla schiavitù della droga.
Tra i primi terapeuti ad ammettere tali benefici effetti vanno annoverati quelli che operano al Green Chimney (...). Fondato nel 1948, esso conta oggi circa centoquaranta ospiti bipedi, mentre i quadrupedi (gatti, vitelli, maiali, pony) sono cinque volte di più."
D. Greene - La magia del gatto

FEVER

Non del sabato son la febbre
ma d'affetto brucio tutto.
Nelle coccole mi butto
ma nessun di me domanda.
Sono adulto e ho un passato
triste triste e malandato,
ma tanto buon sono davvero:
domandate pure in giro.
In gattil vi diranno
che d'amore io son virtù...
Un padrone cerco tanto: potresti esser forse tu?
Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI
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mercoledì 11 febbraio 2009

GATTI ED ECOLOGIA


E' NATA LA CASE ECOLOGICA PER IL GATTO..
Che dite? Una buona alternativa alle case-gioco in plastica...fa bene all'ambiente e al micio.
Caboodle è la casa gioco da appartamento per i gatti realizzata completamente in materiale ecologico: costruita in cartone ondulato e con colori atossici a base di soia.
Consegnata smontata per ridurre l'ingombro della confezione, la Caboodle si monta facilmente e si ottiene in pochi minuti una casa gioco a tre piani comunicanti tra loro.La confezione comprende anche tre "tumblorz", pallina giocattolo realizzato con i materiali di scarto.

martedì 10 febbraio 2009

I GATTI E LA CASA


"I ricordi erano tanti. Per esempio: le macchie, umorose e a goccia, sulla parete del salotto, che segnalavano i punti in cui Salomon aveva spiaccicato le zanzare nelle sere estive. Macchie del tutto simili ornavano anche la stanza degli ospiti. Lì Sheba, per non essere da meno, si era arrampicata in cima alla porta e aveva schiacciato le sue sul soffitto. Il tappeto delle scale: acquistato l'anno prima... eppure nessuno l'avrebbe creduto dopo che 4 paia di piccole zampe felici gli avevano conferito un aspetto mohair (...)".

D. Tovey, Gatti con le ali

LA DOLCE NICOL


Se carina, dal web,vi appaio,
dal ver, vi stupirei:
sono dolce, amorevol e concludo,
di 6 mesi soli e perfetta, direi.
Qui in gabbia, non voglio stare,
mani amiche da leccare e guanciotte da annusare
ormai cerco in tutta fretta:
orsù dai, per te che leggi, son perfetta!
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lunedì 9 febbraio 2009

FESTA DEL GATTO: SETTIMANA GATTOSA ALLA LIBRERIA MURSIA


In occasione della Festa del Gatto,

la prestigiosa Casa Editrice Mursia , dal 16 al 20 febbraio presenta:

"Tutti matti per i gatti" 5° edizione
alla Libreria Mursia - via Galvani, 24 - Milano

Tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,00
Mostra I Nobilgatti di Daniela Ria
17 febbraio - ore 18
Destini
di Giorgio Celli e Costanza Savini
19 febbraio - ore 18
Della Filosfia e dei Gatti
di Federica Sgarbi

A tutti gli incontri saranno presenti Pietro Mezzi, assessore al Territorio, Parchi e Diritti degli Animali della Provincia di Milano, ed Edgar Meyer, referente dell’Ufficio Diritti degli Animali.
Per tutta la settimana si raccolgono scatolette di cibo per gatti per l’associazione Mondo Gatto.

SANDOKAN...SANDOGATT


Il mio nom è contraddizione,
di gatto, e non di can, ho tenzone,
son bello bello e tanto buono,
affetto e dolcezza in quantità vi dono.
Se un micio volete, per occupar il divano,
non c'è problema: venite a prendermi...vi dò una mano!
Ho sol 3 anni e una casa vorrei:
forza, venite a prendermi.
Se non fossì sincero, nol chiederei!
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venerdì 6 febbraio 2009

ADDESTRARE E DISCIPLINARE IL VERO GATTO


Questo è sempre stato un problema complesso per i proprietari di Veri gatti, tipi ai quali i comandi militari e il mitico giornale arrotolato non riescono facili. (Se invece fosse così, allora sarebbero di quelle persone con cani enormi e vivacissimi che fanno sempre ciò che vogliono in maniera esuberante mentre in lontananza risuonano ordini come "Sansone! No! Ho detto NO! METTILO GIU'! Subito! Sansone! NO!" eccetera.)

...non potete insegnare niente ai gatti. No, nemmeno per sbaglio. Forse voi credete di potere, ma è solo perchè interpretate male le cose che accadono. Voi pensate che sia il gatto a presentarsi obbedientemente alla porta di servizio alle dieci precise per cenare. Ma dal punto di vista del gatto, una massa informe su due gambe è stata addestrata a tirare fuori una scatoletta dal frigo tutte le sere.

T. Pratchett, Il gatto D.O.C.

LEONARDO Da Gattile




Del Da Vinci pittor ho preso il regal nome,
e la mia coda uso come pennel e con furore.
Sono bianco, tondo e timidino,
ma, vi assicuro, un amore di gatto: assai carino.
Dal duemeilasei sono qui in pensione,
ma la percepisco come una prigione.
Tutti son gentil, ma, lo ammetto:
il gattil mi fa proprio difetto.
So che, con la FIV, ho scarsa occasione
di sperar una felice adozione.
Ma con questi versi, vi dirò, assai spero:
così fece anche Calimero!
Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNIL'adozione è GRATUITA

giovedì 5 febbraio 2009

GATTI E FOTO



INIZIATIVA DAVVERO CARINA!
UN CONCORSO FOTOGRAFICO PER CELEBRARE LA FESTA DEL GATTO...
LEGGETE QUI...

Piacenza - Per celebrare la Festa Nazionale del Gatto, il 21 ed il 22 Febbraio l'Associazione Onlus Mondo Gatto, in collaborazione con l'Ufficio Tutela Animali di Piacenza, allestisce la mostra del primo concorso fotografico Il Gatto Magico, dedicato ai gatti di casa e randagi.
Al concorso tematico possono partecipare tutti i fotoamatori che consegnano entro il 19 Febbraio le loro foto (massimo tre) ed in formato A4 presso l’Ufficio Tutela Animali (Via Beverora 57).
Domenica 22 Febbraio alle ore 16.00 saranno premiate le tre fotografie più belle.
Orario: 9.00 - 13.00 (21 Febbraio) / 10.00 - 17.00 (22 Febbraio)
Location: Piacenza, Via Martiri della Resistenza 8, Circoscrizione 3
Ingresso: libero
Info:tel. 3497914287 (Mondo Gatto)tel. 0523 492605/492589 (
Ufficio Tutela Animali – Comune di Piacenza)
Scarica il volantino dell'evento Il Gatto Magico

COCIS


Di un Indiano, porto il nome,
e tanto amor porto nel cuore.
In gattil, anni fa, arrivai,
per un pel,
me la cavai.
Tanti morsi ricevuti,
e sol 3-4 anni vissuti,
ma di vita una costanza
e d'energia una baldanza
che a tutt'oggi, son qui a dire:
su! COCIS vien a pigliare!
Ho la fiv: non t'allarmare,
nulla d'impegno c'è da fare
basta giusto che vai ad ospitare
un sol gatto: Cocis da amare!
Sono una fonte di calore,
tante coccole, fusa e amore.
In Via Gramicia, già t'aspetto:
non lasciarmi nel dispetto.
Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo' telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI
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mercoledì 4 febbraio 2009

LA BUONA NOTIZIA - IL MICIO RITROVATO grazie al microchip



Gatto ritrovato, in splendida forma, dopo 2 anni

Roma, 31 gen. (Apcom) - Si chiama Ozzie ed è un gattone bianco e tigrato, pieno di risorse: dopo due anni di latitanza è stato restituito ai proprietari scozzesi, pazzi di gioia, grazie al microchip che gli era stato impiantato. Ed è tornato in splendida forma, più grosso di prima.
La famiglia Ratcliffe, proprietaria di Ozzie e della sorella Ellie, vive nella contea di East Dunbarton a Bearsden, vicino Glasgow. Due anni fa Ozzie scomparve; i Ratcliffe rassegnati ai suoi vagabondaggi ci hanno messo qualche giorno a preoccuparsi. I bambini si sono disperati, tutta la famiglia si è messa in caccia temendo di trovarlo morto, telefonando ai veterinari e alla polizia, affiggendo foto plastificate sui lampioni della zona; tutto inutile.
Poi, poco dopo Natale, è arrivata una telefonata da Millport, isola di Cumbrae, sempre in Scozia. Come il gatto ci fosse arrivato resta un mistero; ma la società locale per la protezione dei felini lo aveva scovato che frugava nella spazzatura di una casa. "A quanto pare stava terrorizzando il gatto della padrona di casa" ride Karen Ratcliffe, raccontandolo alla Bbc, "che ha chiamato la società. Loro lo hanno preso, esaminato, e hanno trovato il microchip. Poi mi hanno telefonato. E io ho detto, sì, ho perso un gatto, ma due anni fa..."
Ozzie si è reinserito in casa senza un problema: sul sito della Bbc potete vederlo giocare rilassato (http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/glasgow_and_west/7860 619.stm). "Mia figlia Hannah si è messa a piangere dalla gioia" dice la signora Ratcliffe. "Adesso che è tornato è proprio come prima". Beh, quasi: "è molto grasso. E' chiaro che è stato ben nutrito da qualcuno che si è preso cura di lui...

Da Virgilio.it

RONNIE SUPER-CAT


Otto anni e coccolone,
Ronnie, sai, questo è il mio nome,
occhi dolci e tanto amore,
tanto affetto di puro cuore.
Mia gran virtù, la socievolezza,
aspetto solo una carezza.
In gattil, mi dispero
se ti va, perciò, ti chiedo:
in Via Gramicia vienti a recar
e di Ronnie, poi, domandar.

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DARE IL NOME AL GATTO


"Tutti i gatti, lo sappiamo, hanno parecchi nomi. Eliot, nelle sue poesie a loro dedicate, non ha però esaurito la lista. E' probabile che un gatto venga chiamato con nomi diversi a seconda di quando:

1) lo calpestate;

2) è l'unico animale apparentemente in grado di aiutarvi nelle vostre indagini riguardanti la misteriosa chiazza bagnata sul tappeto (...);

3) il vostro rampollo gli sta facendo coccole esagerate;

4) è salito sulla scala a pioli che porta in solaio, ha deciso di rintanarsi proprio dietro a tutti i vecchi scatoloni, i tappeti, le case di Barbie abbandonate, eccetera, e non riuscite a convincerlo a uscire e poi, quando finalmente lo trascinta fuori per la collottola, vi graffia il braccio in modo amichevole..."

T. Pratchett - Il gatto D.O.C.

CORRIDA... E AMBIGUITA'


Pochi giorni fa, è apparso un articolo che parlava di un fenomeno strano...la "nascita" di una star dell'Arena: un baby-torero.
Si elencavano le sue imprese di matador...o meglio di mata agnelli, perchè, praticamente, tali erano.
Ebbene, alcuni psicologi si sono interessati alla figura del torero.
In alcuni paesi latini, specie in Spagna, essa è circondata di erotismo.
Beh, il risultato di questi studi è che, essendo il toro il simbolo della virile animalità, se ne deduce che i toreri, agitando drappi rossi - come le sottane tipiche dei vestiti femminili spagnoli - per eccitare il toro, potrebbero avere una sessualità dubbia o contrastata.
Così dicasi per talune categorie di spettatori...
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E, intanto, leggetevi questo articolo..."A las cinco de la tarde, nel caldo umido dell’arena di Merida, Yucatan, sud est del Messico, è scomparso un bambino. La faccia ha un nome e una scheda. Michel Lagravere Peniche, detto Michelito, 11 anni, torero. Anzi Novillero, novizio della morte, serial killer di tori. I capelli pettinati da bravo bambino, è poco più alto del toro e più piccolo dei suoi undici anni, lo sfida in ginocchio, gli balla intorno, sempre più vicino, non ha pietà quando deve infilargli la lama tra gli occhi, insensibile a quello sguardo. Ha ucciso sei tori, piccoli come lui, poco più che vitelli, forse pensavano che giocasse. Morbido e disinvolto, indifeso e spavaldo, abbraccia la muleta come fosse una chica, tiene a bada la paura con la spada. Li ha visti traballare sulle gambe, schiantarsi come fulminati, li ha guardati morire, occhi negli occhi, per poi esultare come un bimbo al gol di Raul. Un macello e una danza. Il papà lo bacia sulla testa. Coreografia studiata, movimenti al millimetro. Non c'è passione, né furore. Questa è una storia di ghiaccio.Il mondo dei grandi non conosce la pietà e lui lo abita con disinvoltura feroce e infantile. Sono anni che uccide tori, taglia orecchie, mozza code. In quasi quattromila lo hanno portato in trionfo: «Sono felice, sono stato grande». Sembra cappuccetto rosso ma è il lupo. Michelito fa il torero dalla prima elementare, ha un fratello Andresito, due anni di meno, uguale identico, «segue i corsi della scuola taurina e vive la sua passione che è quella della sua famiglia», spiega papà che si chiama come il figlio e faceva il torero pure lui. Non ha mai avuto incidenti gravi: solo una volta è inciampato e le corna del toro lo hanno sfiorato di un soffio. Si è alzato singhiozzando, uno sfregio sulla gamba, poi ha voluto finire il nemico di persona. «Chi sa fare davvero questo mestiere non ha paura». Tenero e spaventoso.In Spagna sono banditi, in Messico eroi. Portano gente nelle arene ora che nelle arene non va più nessuno. La paura fa audience, soprattutto se c’è di mezzo un bambino, anche se c’è abbastanza sangue in giro per il mondo e bambini ammazzati. Un toro è un assassino a cinque anni, prima è solo una bestia pericolosa. Ai bambini come Michelito ne fanno sfidare al massimo uno di tre, ma per combattere a Merida c’è voluta l’autorizzazione della magistratura. Toreri bambini come Juan Pedro Galan che a nove anni, inizio anni Ottanta, era già famoso come Beckham, o Jairo Miguel, 14 anni, che fu infilzato a un polmone da Hidrocalido, 400 chili di toro, le corna a un soffio dal cuore. «Sto morendo, papà, sto morendo», ma tornò subito nell’arena, anche se gli animalisti gli gridavano assassino. In convalescenza guardava i cartoni animati. E poi Julian Lopez Escobar, detto El July, il Mozart della corrida che a sedici anni appena compiuti era già il torero più pagato della storia, trenta miliardi in un anno, lo chiamavano maestro, e che adesso a ventisei, dopo duemila tori fatti a pezzi e ottocento corride, è il boy più sexy di Spagna, spietato, bellissimo con gli occhi verdi e lo sguardo di un iceberg. Plateale, eccessivo, la prima muleta la fece volteggiare il giorno della prima comunione e la scuola non l’ha mai finita: «Non leggo, non mi interesso di politica. Ma libri e politica non sono tutta la vita. In Spagna i tori fanno parte della cultura più di tanti libri». Da Il Giornale

martedì 3 febbraio 2009

SIA...MESE

"Salomon il siamese, quando si trattava di macchine da scrivere, aveva l'udito di una lepre.
Una delle vicine - da tempo abituata all'invadenza dei nostri gatti che sbirciavano dai vetri per appurare che cosa stesse facendo e che più di una volta avevano attraversato in processione il suo cottage, dalla porta d'ingresso a quella sul retro - ebbe un terribile shock quando, battendo con un dito sulla macchina da scrivere portatile del marito, vide Solomon che, sul davanzale, saltava su e giù ammattito."
D. Tovey - Gatti con le ali

GATTI LIBERI - PARTE IL CORSO PER CHI LI PROTEGGE




Passi in avanti...


Il comune di Milano ha organizzato un corso, GRATUITO, per tutti colori che dedicano il proprio tempo ai mici delle colonie feline.

Ebbene sì, il Dipartimento di Prevenzione Veterinario, Ufficio Diritti Animali della Provincia di Milano e LAV-Lega Antivivisezione del capoluogo lombardo, compresa l'importanza civica di un corretto rapporto uomo-felino, propongono alcune ore dense di nozioni varie (dall'etologia all'alimentazione) tenute da specialisti del settore.

Benvenga la civiltà e, con essa, l'educazione civica!


Leggi l'articolo (da Animalinelmondo.com)

Arrivano i tutor dei gatti
Parte il primo corso per tutor di colonie di gatti liberi
Parte il 17 gennaio il primo corso di formazione per i cittadini che gestiscono colonie di gatti liberi.Organizzato da ASL Milano – Dipartimento di Prevenzione Veterinario, Ufficio Diritti Animali della Provincia di Milano e LAV-Lega Antivivisezione, è destinato in via prioritaria a responsabili di colonie feline dei Comuni di Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino e Sesto San Giovanni.La partecipazione è gratuita e aperta alle persone che si curano di colonie feline.Il corso affronterà tutti i temi che una perfetta gattara (o gattaro) deve
conoscere: dall’etologia dei gatti alla fisiologia e ai loro fabbisogni alimentari, dalle problematiche sanitarie alla loro cura e prevenzione, dalle nozioni di pronto soccorso alle tecniche di degenza temporanea, dai diritti e doveri dei tutori di colonie feline alla gestione pratica delle colonie.“Questa iniziativa si inserisce nel quadro delle attività dell’Ufficio diritti animali della Provincia di Milano tese a favorire la crescita di una cultura della convivenza tra umani e animali”, afferma Pietro Mezzi, assessore provinciale al territorio, parchi e diritti degli animali.Il corso è articolato in quattro incontri, ciascuno di tre ore, che si svolgeranno il sabato mattina (17, 24 31 gennaio, 7 febbraio) presso la sede della Provincia di Viale Piceno 60 a Milano.Gli incontri sono tenuti dai maggiori tecnici della Asl Milano, tra i quali il direttore del distretto veterinario Sud, dott. Massimo Rocco, la responsabile del presidio Igiene Veterinaria, dott.ssa Nicoletta Schiavini, il direttore del servizio di Sanità Animale, dott.ssa Diana Levi e il responsabile del presidio veterinario canile sanitario, dott. Claudio Rossi, da esperti dell’associazione LAV e dalla psicologa e psicoterapeuta dott.ssa Monica Tronconi.“Favorire un corretto rapporto con gli animali è una scelta di civiltà, sottolinea Edgar Meyer, referente dell’Ufficio Diritti Animali della Provincia. “Il corso fornisce, a chi è sul campo, sia gli strumenti e le conoscenze atte ad una corretta gestione delle colonie feline in rapporto agli animali, ai cittadini ed all'ambiente, sia strumenti utili ad interfacciarsi con la popolazione e le istituzioni”.Al termine del corso ai tutor verrà rilasciato un attestato.
Info: Tel. 02.77405198 / 02.85789052

lunedì 2 febbraio 2009

IN VIAGGIO COL GATTO


Vi segnalo questo sito:

... troverete un sacco di indicazioni utili (indirizzi, consigli, accorgimenti, etc.) per organizzare i vostri viaggi con la peste di casa...

domenica 1 febbraio 2009

FLIP CERCA CASA


Alle signore e signorine,
ai cittadini e cittadine,
mi presento con grand urlare
per, al fin, farmi adottare.
Son simpatico e carino
assai socievol e tenerino,
un tesoro di dolcezza
che aspetta solo la carezza.
La migliore compagnia
che puoi volere in casa tua.
Ho sol 2 anni e tutto fatto
attendo solo il tuo atto
del, per me, telefonare...
DAI, FLIP vieni ad adottare!!!
Chi lo volesse adottare o volesse informazioni, puo'telefonare allo 0532/753462 o recarsi direttamente algattile di Ferrara, Via Gramicia 118 che è aperto TUTTI I GIORNI

KONRAD LORENZ E IL GATTO LEALE


Alcune considerazioni che l'etologo Konrad Lorenz, nel suo L’anello di re Salomone, propone contro le stereotipo della falsità felina...

"Una delle tante idiozie assurte a dignità proverbiale - e contro le quali la scienza vanamente si batte - è l'o­pinione che i gatti siano falsi.

E’ escluso che il gatto si sia procacciato questa fama per il modo circospet­to con cui si accosta alla preda, perché anche le tigri e i leoni usano la stessa identica tattica. D'altra parte al gatto non si rimprovera di essere sanguinario, ben­ché, al pari di quegli altri animali feroci, anch'esso uccida la preda mordendola. Non conosco alcun comportamento specifico del gatto per cui lo si potrebbe definire « falso», magari a torto, ma con una qualche plausibilità.

Sulla faccia di pochi animali, il conosci­tore può in ogni momento leggere così chiaramente lo stato d'animo come del gatto: si capisce sempre ciò che gli passa per la testa e, sempre, si può sapere quel che ci si deve attendere da lui il prossimo istante. Co­me è inconfondibile la sua espressione di fiduciosa cordialità, quando volge all'osservatore il suo muset­to liscio con le orecchie dritte e gli occhi bene aper­ti, come si traduce immediatamente nella mimica dei muscoli del muso ogni ondata di eccitazione, ogni mo­to di paura o di ostilità!

Nel gatto che ha mantenuto i colori della forma selvatica, la striatura del muso ren­de ancor più evidenti i lievi movimenti della pelle aumentando così l'intensità espressiva della mimica ed è questa una delle ragioni per cui io preferisco, a tutti gli altri, il gatto tigrato, che ha ancora i colori della forma selvatica: basta un minimo cenno di diffidenza, ancora ben lontano dalla paura e i suoi oc­chioni innocenti si fanno un po' lunghi e obliqui, le orecchie abbandonano la loro posizione eretta e «affettuosa», e non occorrerebbero neppure le sotti­li variazioni della postura e le oscillazioni della pun­ta della coda per avvertirci deI suo cambiamento dì umore.

E come sono espressivi i gesti di minaccia del gat­to, come si differenziano radicalmente secondo l'og­getto cui essi si rivolgono, secondo che si tratti di un uomo amico che si è preso un po' troppa confiden­za, o di un vero, temuto nemico. Ma sono anche mol­to diversi se si tratta di una minaccia puramente di­fensiva, oppure se il gatto, sentendosi superiore all'avversario, gli annuncia la sua intenzione di aggre­dirlo. E non manca mai di farlo: a parte gli esempla­ri psicopatici, infidi e folli, che tra i gatti di razza molto selezionata non sono più frequenti che tra i cani di pari condizioni, il gatto non graffia e non morde mai senza prima aver messo seriamente e chiaramente in guardia l'offensore, e anzi di solito, subito prima dell'attacco, si assiste a un improvviso aggravamento dei gesti di minaccia, che già erano andati facendosi sempre più decisi. E come se il gatto volesse in questo mo­do notificare un ultimatum:

«Se non la smetti imme­diatamente, sarò costretto mio malgrado a passare alle rappresaglie!».

Di fronte alle minacce di un cane o, in genere, di un grosso animale da preda, il gatto notoriamente risponde inarcando la schiena: la gobba, assieme al pelo arruffato del dorso e della coda (che viene tenuta un po' obliqua), lo fanno apparire al nemico più grosso di quanto non sia in realtà, tanto più che esso offre un poco il fianco all'avversario, in un atteggiamento che è simile a quello di «imposizione» di alcuni pe­sci. Le orecchie sono appiattite, gli angoli della boc­ca tirati indietro, il naso arricciato. Dal petto della bestia sale un lieve brontolio metallico che suona ter­ribilmente minaccioso, e che dì tanto in tanto, men­tre si fanno più profonde le increspature del naso, si trasforma in quel caratteristico “soffiare”, fatto di sbuffi emessi a fauci spalancate e con i canini bene in evidenza. In sé questa mimica minacciosa ha in­tenzioni indubbiamente difensive, e la si osserva per lo più quando un gatto si trova di fronte a un grosso cane, inaspettatamente, cioè senza aver avuto la possi­bilità di fuggire. Se però questo continua ad avvici­narsi nonostante l'avvertimento, il gatto non fugge, se viene superata una determinata « distanza criti­ca», si avventa sul cane aggredendolo al muso, e cer­ca di colpirlo con le grinfie e coi denti nei punti più delicati, possibilmente agli occhi e al naso. Se l'avver­sario retrocede anche per un solo istante, di solito il gatto approfitta di questa minima pausa per fuggire, quindi il breve assalto non è che un mezzo per togliersi dai pasticci.

In un unico caso il gatto continua a mantenere aggressivamente la schiena inarcata: quando si tratta di una madre che crede i suoi piccoli minacciati da un cane. In questi casi la gatta si avventa sul nemico an­che da una distanza maggiore, e siccome mantiene la sua posizione inarcata e obliqua, essa è costretta muoversi in un modo assai singolare: galoppa ver­o l'avversario in direzione trasversale al proprio asse longitudinale.

In un maschio adulto non ho mai osservato un simile comportamento se non nel giuoco e del resto il gatto non si trova mai nella necessità di dover aggredire in questo modo un nemico a lui superiore. Invece, nelle femmine che allattano, un attacco in posizione trasversale significa sempre un coraggio disperato e deciso anche al sacrificio estremo e in queste circostanze anche la più mite gattina viene quasi invincibile. Di fronte a un simile attacco ho visto capitolare e fuggire anche dei grossi cani che erano famigerati uccisori di gatti. Ernest SetonThompson descrive molto vivacemente un episodio del genere, assai divertente e certo accaduto davve­ro: nel parco di Yellowstone una gatta che mise in fuga... un orso, inseguendolo finché questo, spaventatissimo, finì per arrampicarsi su di un albero!
Ancora diversa, e accompagnata questa volta da gesti di sottomissione, è la minaccia che il gatto rivolge a un uomo amico che lo ha eccessivamente seccato. Questi atti di minaccia repressi e coperti da gesti di sottomissione imploranti grazia si possono osservare spesso nelle esposizioni, quando gli animali che si trovano in ambiente estraneo devono lasciarsi toccare da sconosciuti, per esempio i membri della giuria. Se in queste circostanze il gatto si spaventa, esso si piega sempre più fin quasi ad appiattirsi al suolo con il corpo. Con le orecchie minacciose schiacciate,
la coda eccitata che distribuisce frustate a destra e manca, il gatto, se è molto agitato, a volte si mette persino a ringhiare. Quando si trova in questo stato d'animo l'animale cerca sempre una copertura alle spalle, si infila come un fulmine dietro un armadio, in un caminetto, o sotto il calorifero, e se non riesce a raggiungere un riparo del genere, si stringe almeno con­tro la parete, sempre in modo da volgere ad essa le spalle e da appoggiarvisi contro in posizione obliqua.
Perfino quando, tutto spaventato, deve starsene sul tavolo di fronte alla giuria, esso si mette in questa po­sizione, che indica la sua minacciosa disposizione ad aggredire con una delle zampe anteriori. Quanto più cresce la paura, tanto più obliqua è la posizione dell'a­nimale, che alla fine solleva una zampa con gli artigli sfoderati. Se il terrore diviene ancora più grande, la reazione di difesa giunge all'estrema disperata misu­ra di cui dispone il gatto, quella di rivoltarsi sulla schiena volgendo tutte le sue armi contro il nemico. In questi casi perfino il buon conoscitore dei gatti resta stupito della tranquillità con cui gli esperti giudi­ci prendono in mano l'animale che, pronto ad aggre­dire con gli artigli e coi denti, emette quel suo inter­mittente brontolio; eppure, anche se con tutto il suo atteggiamento il gatto intende inequivocabilmente di­re: «Non toccatemi, altrimenti morderò e graffierò», al momento decisivo esso non lo fa, oppure lo fa sol­tanto debolmente, in modo inibito. Anche in queste difficili condizioni funzionano le inibizioni acquisi­te della «graziosa» tigre addomesticata!

Dunque, il gat­to non cerca di apparire dapprima cordiale, per poi mettersi, improvvisamente, a mordere e a graffiare, ma con le sue minacce cerca di sottrarsi alle molestie dei giudici che, dal suo punto di vista, sono insopportabili.

­Eppure non ha il cuore di mettere veramente in atto tali minacce.

E questa dunque la cosiddetta «fal­sità» del gatto?