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Della Filosofia e dei Gatti - Sgarbi F. (Mursia)

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martedì 29 settembre 2009

BATU, PìPI E LA BEBE': MICI DURANTE LA GRAVIDANZA

Pìpi e Batu



Una mattina, lessi una deliziosa mail: era di Elena B. , una lettrice.
Ha fatto seguito uno scambio di messaggi, nel corso del quale ho saputo che lei, incinta di 6 mesi, convive con i mici BATU e PìPI, nonostante tutti i pregiudizi che legano il binomio gatto-toxoplasmosi.
Le ho chiesto di raccontarci la sua esperienza per fare un poco di luce su questa ombra, ragguagliandoci sui consigli di coloro i quali sono i migliori giudici: gli specialisti.
Lei, entusiasta, ha accettato.
Eccovi, dunque, la storia di Elena B. che ha scelto di NON ABBANDONARE i suoi pelosi.

"Quando ho scoperto di essere incinta, ancor prima di fare la prima visita dal ginecologo, sono andata presso un laboratorio privato di analisi per fare il prelievo e vedere se ero positiva o no alla toxoplasmosi. Batu, il mio primo gatto (è con me da quasi 6 anni) è un grandissimo cacciatore e, nel corso di tutti questi anni, mi ha portato in casa animaletti di ogni genere (topini, uccellini, pipistrelli,lucertole...): speravo, dunque, di risultare positiva al test e levarmi, definitivamente, il pensiero toxo. INVECE NO!
Così vado dal dottore e gli dico che ho 2 gatti (oltre ad una tartaruga d'acqua e un acquarietto) e che non sono positiva alla toxo.
Con mia grande sorpresa il dottore non si scompone minimamente e si limita a dirmi che, evidentemente, in tutti questi anni, non ho mai contratto la toxoplasmosi perchè ho usato le norme igieniche di base: pulizia "protetta" della lettiera e igiene approfondita delle mani dopo aver maneggiato la sabbiolina dei mici.
In più, il dottore sottolinea che è molto più facile prendersi questa malattia mangiando carne o pesce crudi o verdure crude non adeguatamente lavate.
Adesso, sono all'inizio del sesto mese di gravidanza e, regolarmente, faccio i prelievi del sangue per vedere che sia sempre tutto a posto: non ho contratto la toxo e i miei mici dormono sempre con me, li abbraccio, li strapazzo, cambio l'acqua alla tartaruga, pulisco l'acquario, faccio giardinaggio con i guanti (che è un'altra mia grande passione...). Insomma, la mia vita procede uguale a prima... tranne per il fatto che la pancia cresce.
L'unica avvertenza: pulisco sempre la lettiera usando la palettina e disinfettando con l'amuchina spray la vaschetta prima di mettere la foderina di plastica e riempire con la sabbietta.
Il pensiero di liberarmi dei miei micetti non mi ha mai sfiorata: li amo da morire e sono convinta che rispettandoli in una civile convivenza e osservando delle semplici regole indicate dagli specialisti, non ci sia alcun rischio per me e nemmeno per la mia bimba. "

Aggiungo solo "Grazie Elena"!

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