Sì, è noto: il micio era venerato nell'antico Egitto.
Ma non solo gli abitanti di questo meraviglioso paese avevano colto il singolare magnetismo dei gatti.
Successe, infatti, cha anche nell'affascinante e religiosa Thailandia del XIV secolo, questi felini fecero un trionfale ingresso a corte, spopolando in celebrità.
Cari ai regnanti, ritenuti sacri e allevati dai sacerdoti come guardiani dei templi, i gatti divennero, presto, il mito da celebrare... in un libro.
Fu, infatti, ritrovato fra le rovine della città di Aythia (capitale del regno) un testo intitolato Smud Khoi o Libro dei Poemi del gatto, in cui si legge:
Ma non solo gli abitanti di questo meraviglioso paese avevano colto il singolare magnetismo dei gatti.
Successe, infatti, cha anche nell'affascinante e religiosa Thailandia del XIV secolo, questi felini fecero un trionfale ingresso a corte, spopolando in celebrità.
Cari ai regnanti, ritenuti sacri e allevati dai sacerdoti come guardiani dei templi, i gatti divennero, presto, il mito da celebrare... in un libro.
Fu, infatti, ritrovato fra le rovine della città di Aythia (capitale del regno) un testo intitolato Smud Khoi o Libro dei Poemi del gatto, in cui si legge:
«Pelo come seta con punte simili a nuvole e radici d' argento, occhi che brillano come gocce di rugiada su foglie di loto».
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